Buongiorno
Lettori! E' di nuovo Martedì e ciò significa che ho pronta una
nuova recensione per voi. Oggi vi parlerò di un libro che mi è
stato gentilmente inviato dall'autrice, e di cui vi avevo già
parlato almeno in un paio di www e in una segnalazione (la trovate
QUI).
Ho fatto attendere un po' Giada Bafanelli, in effetti, ma come potete
vedere non mi sono affatto dimenticata di lei o del suo romanzo!
Titolo:
La sirena meccanica
Autore:
Giada Bafanelli
Pagine:
136
Prezzo:
0,99€ (versione digitale)
Valutazione: ☆☆☆¹/₂
Da
quel che ricorda, Nym ha sempre vissuto nelle profondità del mare,
metà ragazza e metà cyborg. Ma quando la sua memoria riaffiora,
inizia a farsi delle domande. L’oceano è una distesa calma e blu
che conosce alla perfezione, ma cosa c’è oltre?
Quando
salva un marinaio dopo il naufragio di un’aeronave, il desiderio di
vivere in superficie si fa di giorno in giorno più forte. Ma il
mondo al di là delle onde è cupo e spietato, e non c’è spazio
per chi è diverso.
Raimondi:
Ho
cominciato questo romanzo con entusiasmo indicibile. La favola della
sirenetta, infatti, è sempre stata una delle mie preferite, e
ricordo che da piccola -ma anche adesso, in realtà- adoravo guardare
e riguardare il cartone della Disney; la luce, i rumori, gli ambienti
e i personaggi erano così diversi da quelli a cui ero
abituata, che mi incantavano e mi facevano desiderare di essere nata
sotto la superficie del mare. Recentemente ho poi riscoperto la
storia originale. Una favola che, solo alla veneranda età di 19
anni, sono riuscita ad apprezzare veramente. Si tratta, infatti, di
una storia si, romantica -proprio come la versione per bambini- ma
anche tragica e straziante.
E "La
sirena meccanica" è, ovviamente, un retelling della famosa
novella. Ma come per ogni rivisitazione che si rispetti, l'autrice
non ha copiato spudoratamente, la versione originale e, al contrario,
ha creato delle premesse e dei personaggi totalmente nuovi, suoi.
La protagonista di questa storia, infatti, non fa parte di una specie
che rappresenta l'incrocio tra i pesci e gli umani, e non ha sempre
vissuto in una grotta immersa nel mare; Nym è nata umana e ha
vissuto i primi dieci anni di vita in compagnia del padre, sulla
terra ferma. E' stato solo in seguito ad un incidente che, insieme a
tutti gli altri passeggeri dell'aeronave, è precipitata sul fondale
marino. La maggior parte di loro non ha rivisto la luce, ma alcuni
fortunati sono stati salvati da Ran, una donna che per sfuggire dalla
crudeltà degli uomini si era precedentemente rifugiata sotto il
livello del mare. La scienziata, però, non ha utilizzato delle
tecniche chirurgiche ortodosse per permettere una guarigione
completa, o quasi, ai suoi "pazienti". Al contrario, ha
cercato di far adattare i loro corpi al mare attraverso delle protesi
meccaniche (per di più code e branchie).
La
vita in fondo al mare è piuttosto tranquilla, e tutto ciò che serve
per vivere in armonia e pace è un po' di prudenza. Ma, se questa
situazione sembra star bene a tutti gli altri sopravvissuti, di
sicuro non corrisponde all'idea di libertà di Nym, che vorrebbe
poter tornare in superficie per trascorrere le sue giornate come
tutte le altre ragazze della sua età.Un desiderio che finalmente si
avvera, dopo dieci anni dall'incidente, quando la protagonista trova
un paio di gambe meccaniche nei resti dell'aeronave. Ed è da questo
punto in poi che inizia la sua avventura fuori dall'acqua.
Sin
dalla notte in cui riemerge in superficie, Nym, comincia ad
incontrare personaggi che si riveleranno fondamentali. Non sono molti
ma, come dice il detto, di sicuro sono buoni. In tutti i sensi. Essi,
infatti, non solo si riveleranno degli amici (non temete, non cadono
nel buonismo) ma sono anche ben caratterizzati e descritti.
L'autrice, infatti, non si affretta a rivelare tutte le particolarità
dei personaggi, ma permette al lettore di scoprirle un po' alla
volta, pagina dopo pagina, e trovo che questa scelta, rappresenti uno
dei punti di forza del romanzo. Vi posso assicurare che, durante la
lettura, più si scopre su di loro, e più viene voglia di indagare.
Un'altra
cosa che mi ha colpita molto, durante la lettura del romanzo, è
stata l'audacia dell'autrice. Con questa storia, infatti, Giada
Bafanelli si è allontanata dai soliti cliché di questo genere
letterario (triangolo amoroso; personaggi esageratamente buoni o, al
contrario totalmente malvagi; la perfezione estetica della
protagonista che, però, non è a conoscenza della sua bellezza
ecc...) e ha inserito personaggi e situazioni che mi hanno stupita
totalmente. E allo stesso tempo, mi è dispiaciuto che non sia
riuscita, per mancanza di tempo, ad approfondire questi aspetti. Una
loro evoluzione avrebbe potuto rivelarsi interessante.
In
conclusione, posso affermare che si tratta di un romanzo originale e
spontaneo che si legge velocemente e piacevolmente, e che mi sento di
consigliare a tutti gli amanti del genere (sopratutto in questi mesi
estivi).
Ciao, Sonia! Grazie di cuore per la recensione, sono contenta che ti sia piaciuto :)
RispondiEliminaUn abbraccio
Giada
Ciao Giada! Grazie a te per avermi dato questa possibilità; mi sono davvero appassionata alla tua storia e non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di tuo *.*
EliminaUna bella recensione! Anche io sono contenta che ti sia piaciuto, come a me eheh :3
RispondiEliminaGrazie mille Rosa! Abbiamo gli stessi gusti ;)
EliminaCiao Sonia lo terrò in considerazione per le letture estive come hai consigliato, bella recensione! ^_^
RispondiEliminaFai benissimo! Grazie Ely *.*
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