giovedì 15 settembre 2016

Parole rubate #3 (La verità sul caso Harry Quebert)

Buon Giovedì, cari Lettori! Come sta procedendo la vostra settimana? La mia in modo piuttosto caotico ma, stamattina, mi prendo una pausa e mi dedico esclusivamente ad una gustosa brioche e ad un rigenerante cappuccino, in compagnia delle amicizie più care che cinque anni di liceo possano regalare. Insomma, una pacchia. Ma prima di dilungarmi in noiosi dettagli che non interessano a nessuno, farò uno sforzo, e mi concentrerò sulla nostra rubrica del Giovedì mattina: Parole rubate. 

La verità sul caso Harry Quebert (Vintage) di [Dicker, Joël]


La verità non cambia nulla di ciò che proviamo per gli altri. È la grande tragedia dei sentimenti.


So solo che la vita è fatta di scelte e bisogna saperle fare nell’ordine giusto. 


La scrittura è un dono non perché ti permette di scrivere correttamente, ma perché ti consente di dare un senso alla tua vita.


L'amore è molto complicato. È la cosa più straordinaria e al tempo stesso la peggiore che possa capitare. Un giorno lo scoprirai. L'amore può fare molto male. Questo non significa che si debba aver paura di cadere, e soprattutto di precipitare nella voragine dell'amore, perché l'amore è anche bellissimo ma, come tutto ciò che è bello, abbaglia e fa male agli occhi. È per questo che spesso, dopo, si finisce per piangere.


Se hai dubbi su ciò che stai facendo, mettiti a correre. Corri a perdifiato, senza mai fermarti. Sentirai nascere in te la rabbia di vincere.

***
Queste sono solo alcune delle frasi che più mi hanno colpito di questo libro. All'inizio di ogni capitolo, infatti, sono scritti dei consigli sulla scrittura che, a mio parere, si avvicinano alla poesia. Forse un giorno li trascriverò tutti e li pubblicherò in una sezione a parte del blog, ma temo che per ora dovrete accontentarvi delle citazioni che ho pubblicato oggi.

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