domenica 17 settembre 2017

Recensione: "Insuperabile" di Abbi Glines

Buon pomeriggio e buona Domenica, Lettori! Oggi, dopo qualche giorno di assenza, ritorno da voi con un'altra recensione e, spero, con la programmazione di un nuovo post, in vista della prima settimana di lezioni che -purtroppo- tende sempre ad allontanarmi dalla blogsfera.

Titolo: Insuperabile
Saga: Rush in Love #3
Autore: Abbi Glines
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 221
Prezzo: 11.50 euro
Valutazione: ✩✩¹/₂

Trama:
Rush è il classico bello e dannato. Vive in una villa sulla spiaggia, guida macchine di lusso, è la star di Rosemary beach. Tutti i ragazzi vorrebbero essere lui e tutte le ragazze vorrebbero stare con lui. Finché un giorno arriva Blaire, con il suo pick-up tutto ammaccato e una pistola sotto il sedile. È bellissima ma è la sua sorellastra, rimasta sola al mondo e costretta a chiedere aiuto al loro padre che l'ha abbandonata anni fa. Rush sa che deve starle lontano anche se è stupenda, anche se ha bisogno di lui, anche se non ha mai desiderato nessuna così tanto...

Ancora una volta, ho voluto iniziare il nuovo (e in questo caso ultimo) volume della saga di Rush in Love, subito dopo aver terminato quello precedente. Ho atteso qualche giorno prima della pubblicazione di questo post, per schiarirmi un po' le idee e guardare alla saga in prospettiva. Ma, nonostante questo piccolo sforzo per rivalutare parzialmente la storia, la mia opinione non si sposta molto da quella già esposta nelle altre due recensioni.

Ed è proprio per questo che, in chiaro contrasto con l'esplosione di stupore (prima) e di collera (dopo), oggi torno da voi con pochi argomenti. Penso, infatti, di aver già approfondito tutti gli aspetti che più mi hanno colpita, nel bene e nel male.
Anche nel terzo volume, come ormai avrete intuito, non c'è una vera e propria evoluzione: un cambiamento epocale in meglio o in peggio. C'è, piuttosto, una lineare continuazione dei meccanismi e degli elementi narrativi che già abbiamo visto precedentemente. 

L'unica cosa che ci tenevo a sottolineare è che anche in questo romanzo, come nel precedente, assistiamo ad uno sdoppiamento del punto di vista che ci farà conoscere meglio altri due personaggi: il fratellastro di Rush, Grant, e Harlow, una ragazza piuttosto timida, dalla vita famigliare tutt'altro che semplice.
Trovo che la loro relazione sia piuttosto interessante e, a dire la verità, anche potenzialmente appassionante (per quanto la coppia ragazza-innocente-e-senza-esperienza/ragazzo-ricco-e-con-relazioni-senza-significato-alle-spalle non sia delle più originali) ma allo stesso tempo avrei preferito che l'autrice si fosse dedicata a loro in uno spin off e non in alcuni capitoli, fatti apparire casualmente a quasi metà libro.

In sintesi: una buona idea, organizzata male.
Come molti altri elementi della storia, in fin dei conti.

Complessivamente, quindi, mi sento di affermare che, per quanto potenziale (emotivo e narrativo) avesse dimostrato di avere la storia nel primo volume, sia nel secondo libro, che nel terzo, non ho riscontrato particolari miglioramenti nella delineazione psicologica dei personaggi, nella realizzazione di dialoghi originali, o nell'organizzazione temporale e narrativa della vicenda. 
Tutte le pecche che pensavo si sarebbero potute assottigliare o, persino eliminare, nel corso della storia e quindi in seguito all'appesantirsi dell'esperienza della scrittrice, sono rimaste stabili e fastidiose così come nel primo volume. 
E, allo stesso tempo, il coinvolgimento emotivo che mi aveva afferrata in una morsa a partire dalla seconda metà di Irraggiungibile, si è dissolto in una nuvoletta di polvere a partire da Irresistibile.
 
Insomma, cari Lettori, non riesco a trovare una motivazione convincente per salvare questa trilogia. Evidentemente non era la storia più adatta a me.


E voi? Che cosa ne pensate?
 

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