martedì 12 aprile 2016

Recensione: "Sette minuti dopo la mezzanotte" di Patrick Ness

Buon Venerdì lettori! Come va? Vi state godendo questa giornata soleggiata? Volevo pubblicare questa recensione qualche giorno fa ma, a causa dello studio e di un paio di gite molte belle ma stancanti, non ho proprio avuto tempo da dedicare al blog. Ad ogni modo in questi giorni sarò sicuramente piú attiva! 




Titolo: Sette minuti dopo la mezzanotte
Autore: Patrick Ness
Editore: Mondadori
Pagine: 223
Prezzo: 16,00 €

Trama:
Una notte di luna e brezza leggera, il piccolo Conor si sveglia di colpo sentendo bussare alla finestra della sua cameretta. Terrorizzato, allunga l'orecchio per cogliere qualche rumore sospetto dal piano di sotto. Nulla. Sono passati sette minuti dalla mezzanotte. D'un tratto, sente chiamare il suo nome...
Conor è preso dal panico: potrebbe essere l'apparizione spaventosa che da giorni to tormenta nel sonno, l'incubo che viene a trovarlo da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Invece, quando si fa coraggio e si sporge dalla finestra, trova ad attenderlo un mostro. Un mostro tutto particolare, però, senza artigli o denti aguzzi. E' semplicemente un albero. Antico e selvaggio, una creatura che sembra uscita da un altro tempo.
Il mostro è pronto a stringere un patto con lui: nelle notti successive racconterà a Conor tre storie, di quelle che aiutano a uccidere i draghi che ognuno di noi nasconde nel fondo del proprio animo, storie che spingono ad affrontare le paure più grandi. Ma in cambio la creatura misteriosa vuole da lui una quarta storia, un racconto che deve contenere e proteggere la cosa più pericolosa di tutte: la verità.

Recensione:
Quando Venerdì scorso mi è stato consegnato questo libro a casa -dal corriere che ormai pensa a me, ne sono certa, come quella rompiscatole che continua a comprare libri- non pensavo che sarebbe stata la mia prossima lettura. Non avevo ancora finito di leggere "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" (la recensione la trovate QUI) ma già avevo le idee ben chiare: in serata avrei cominciato a leggere la sedicesima luna, il primo volume di una saga famosissima che io, ahimè, non mi sono mai decisa a comprare se non fino a qualche giorno fa.

Quella sera, però, nella mia stanza illuminata dalla luce fioca della abat jour, ho allungato il braccio per prendere il romanzo di Kami Garcia & Margaret Sthol, ma ho esitato, mi sono girata e ho sospirato sconfitta: "Sette minuti dopo la mezzanotte" mi stava chiamando ed io, debole, non ho resistito alla tentazione e l'ho cominciato. Ora, a distanza di 223 pagine, posso affermare con sicurezza che qualche volta l'istinto fa il suo dovere. Questo è un romanzo bellissimo e quando l'ho concluso -nel giro di poche ore- l'unica parola che mi veniva in mente era: wow.


La storia è narrata in terza persona, dal punto di vista di Conor, un ragazzo che frequenta le scuole medie. Una notte, dopo aver fatto per l'ennesima volta l'incubo che lo perseguita da mesi, si sveglia al suono di una strana voce che lo chiama e, quando curioso e terrorizzato, si affaccia alla finestra della sua camera per scoprire di chi si tratta, si trova dinnanzi a un mostro.


L'essere sembra essersi formato dal tasso che da secoli giace all'ingresso del cimitero, e accanto alla chiesa davanti alla casa di Conor. I rami e le foglie hanno formato una muscolatura vegetale che si muove come se nel suo sterno, ci fossero dei polmoni funzionanti. E' spaventoso ed enorme, ma dopo averlo osservato bene, il protagonista sembra essere sollevato e cessa di averne timore: non è il mostro di cui lui ha veramente paura; questo sembra una brutta imitazione del suo incubo.


"Il mostro" -così verrà chiamato per tutta la durata del libro- sostiene di essere stato chiamato da Conor e gli annuncia che, nelle notti successive, si presenterà alla sua finestra sette minuti dopo la mezzanotte per raccontargli tre storie; alla fine dovrà essere Conor stesso a narrare una storia, ma non una novella qualsiasi: il protagonista dovrà raccontare la sua verità, il motivo per cui ha chiamato l'essere che gli si è manifestato.


La storia è costruita sull'intrecciarsi di elementi tradizionali -come il potere delle storie che porta a guardare le cose in modo completamente diverso e ad avere il coraggio di affrontare le proprie difficoltà- con l'originalità che la scrittura dell'autore ha saputo imprimere nella narrazione. Solo nell'ultima parte ho temuto che il finale sarebbe caduto nel banale, ma mi sono ricreduta. 


Questo è uno di quei libri che ti fanno dire: "ma perché diavolo non mi sono decisa a leggerlo prima?", è una di quelle storie che -in una metafora un po' banale- lanciano un salvagente a chi è annegato in un periodo terribile, il cui nome viene sussurrato con voce tremante: il blocco del lettore. Io l'ho appena superato, dopo mesi e mesi, ma certamente se mi fossi decisa a leggere "Sette minuti dopo la mezzanotte" un po' prima, sarebbe andata in modo diverso.


In conclusione consiglio moltissimo questo libro a tutti, anche ai lettori che non amano particolarmente le storie fantasy, perché la vera protagonista del romanzo non è ne Conor, ne il mostro, ma la perdita.

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Voi avete già letto questo romanzo? Che cosa ne pensate?

6 commenti:

  1. Non ho ancora letto niente di questo autore, mi ispira la trilogia Chaos però!

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    1. Si anche a me ❤ sopratutto dopo questo libro, che mi ha fatta innamorare perdutamente della scrittura dell'autore! Te lo consiglio assolutamente.

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  2. Bella recensione, Sonia ^^ Anch'io ho amato questo libro, è sicuramente uno dei miei preferiti di Ness *__*

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    1. Grazie! Si è meraviglioso e presto leggerò qualcos'altro di questo autore 😍

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