Buonasera
Lettori! Come state? Io mi sto letteralmente sciogliendo in questa
giornata estiva, e sto pregando in tutte le lingue che, come
sembrerebbero auspicare le previsioni e un vento insistente, cominci
a piovere. Sento proprio la mancanza di un buon temporale che crei
l'atmosfera perfetta per una serata rilassante. Ed è quindi subito
dopo una danza della pioggia che comincerò a scrivere la
recensione di un libro che mi è entrato nel cuore dalla prima
frase: Annientamento.
Autore: Jeff
Vandermeer
Editore: Einaudi
Pagine: 182
Prezzo: 16,00
€
Valutazione: ☆☆☆☆☆
Per
trent'anni l'Area X - un territorio dove un fenomeno in costante
espansione e dall'origine sconosciuta altera le leggi fisiche,
trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso
scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo.
La Southern Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli
enigmi e nasconderla all'opinione pubblica, ha inviato numerose
missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall'Area
X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era
condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però,
sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da
donne. Quattro donne che non conoscono nulla l'una dell'altra,
nemmeno il nome - sono indicate con la funzione che svolgono:
l'antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa - accettano di
partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le
ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa
spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della
spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi
fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del
gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana
costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel
momento i disturbanti misteri dell'Area X erano stati appena
sfiorati.
Recensione:
Come
forse qualcuno di voi si ricorderà, per quanto questo romanzo mi
attirasse, l'ho lasciato riposare sul mio comodino per diverso tempo.
Forse è stata colpa del poco tempo che avevo a disposizione, forse
degli altri titoli che mi incuriosivano di più, e che distoglievano
la mia attenzione da Annientamento, o forse un'insieme di
queste cose. Fatto sta che quando l'ho cominciato mi sono sentita
un'idiota. Come avevo potuto rinunciare a questa lettura per altre
storie che, per quanto carine, non erano riuscite a soddisfarmi del
tutto? COME? Idiota.
Sin
dalla prima pagina, infatti, la stranezza della vicenda -che io ho
amato moltissimo ma che, effettivamente, potrebbe non essere in linea
con i gusti di tutti- e la schiettezza della scrittura mi hanno
colpito con una rosea e affilata freccia di Cupido. Ancora adesso,
dopo diverse settimane dalla conclusione del primo libro, non posso
fare a meno di emozionarmi ripercorrendo nella mente le avventure che
la Biologa mi ha fatto vivere al suo fianco.
Ed
ecco subito rivelata la prima stranezza del romanzo: i protagonisti
-o meglio, le protagoniste- non si chiamano tra loro con i nomi di
nascita o con dei soprannomi, ma attraverso la loro professione.
Nemmeno la protagonista -la Biologa-, che durante la narrazione ci
immerge nei suoi ricordi più volte, rivela la propria identità.
Oltre a lei conosciamo la Psicologa, l'Antropologa, la Topografa.
La
storia inizia con l'arrivo delle quattro scienziate nell'Area x,
ovvero una zona che il governo sta studiando e analizzando da diverso
tempo, perché sembrerebbe presentare delle caratteristiche molto
strane. La spedizione è guidata dalla Psicologa che, con le sue
conoscenze in ambito cognitivo, è l'unica in grado di gestire altre
tre persone immerse improvvisamente in una situazione estrema e
straniante.
La
prima sensazione che Annientamento mi ha trasmesso è
stata la confusione più totale e assoluta. Ma non perché l'autore
non sia stato in grado di descrivere adeguatamente l'ambiente o le
avventure delle protagoniste, tutt'altro. Il suo stile, così
analitico e preciso, mi ha subito fatta entrare nella mente della
scienziata. La stranezza è riconducibile, invece, alla storia, ai
personaggi così particolari e allo stesso tempo realistici, e
all'Area x che, pagina dopo pagina, crea una fascinazione importante
nel lettore.
Ma,
per quanto mi riguarda, non si tratta di una stranezza negativa, da
evitare, quanto -piuttosto- di una logica conseguenza
dell'introduzione di elementi completamente originali, all'interno
del romanzo. Se è da molto tempo, infatti, che leggete libri che,
per quanto scritti bene, non vi convincono del tutto, che presentano
ogni volta i soliti cliché, i soliti schemi -e ne siete stufi-
questa è la storia che fa per voi.
ciao sonia, si il caldo ci sta facendo impazzire! questo romanzo non saprei se lo inserirò in wl, la tua recensione mi è piaciuta molto ma non penso sia "nelle mie corde" al momento ma se lo leggerò ti dirò ^_^
RispondiEliminaCiao Ely! Per fortuna oggi si sta un po' meglio e si riesce (persino) a pensare, ma ieri stavo subendo un processo di scioglimento che mi ha reso difficile anche scrivere questa recensione >.<
EliminaAd ogni modo capisco perché tu sia un po' reticente nei confronti di "Annientamento". Anch'io all'inizio non sapevo se leggerlo o meno per via della stranezza della trama, ma ti assicuro che una volta iniziato me ne sono innamorata. Se deciderai di leggerlo sarò felice di sapere che cosa ne pensi *.*