giovedì 8 settembre 2016

Parole rubate #2 (Troppa felicità)

Buon Giovedì Lettori! Stamattina sono stranamente di buonumore. Sarà che la fine della festa del paese ha portato con se calma e tranquillità, sarà che l'inizio della mia avventura universitaria si avvicina sempre di più, ma mi sento bene. E sto ancora meglio quando rileggo le righe che vi ho scritto qua sotto. Alice Munro, se sei tra i lettori, te lo dico col cuore, cominci a piacermi molto!

La gente la cerca dappertutto la soluzione. Si stanca il cervello (a furia di cercare). Soffre per tutte le cose che ha in testa. Glieli si vedono in faccia, tutti i lividi e i tormenti. Sono preoccupati. Vanno sempre di fretta. Devono fare la spesa, e passare in tintoria e farsi tagliare i capelli e guadagnarsi da vivere o andare a ritirare il sussidio di disoccupazione. I poveri sono messi così, e i ricchi devono pensare a come spendere i soldi che hanno. E' un lavoro anche quello. Devono costruirsi le case con le rubinetterie d'oro per l'acqua calda e fredda. E comprarsi le Audi e gli spazzolini da denti miracolosi e tutti gli aggeggi possibili e immaginabili e i sistemi di allarme per proteggersi da ladri e assassini, e tutti (san) quanti, i ricchi come i poveri, nell'animo non hanno la pace (...)

Dal primo racconto della raccolta di Alice Munro, Troppa felicità.

***

E voi Lettori, che ne pensate? Avrei voluto trascrivere interamente questa parte, perché è davvero interessante, ma non ho avuto il cuore di spoilerare dei risvolti importanti. Quelli li dovrete scoprire voi, leggendo la raccolta. Spero di avervi incuriositi, perché si tratta di un libro che merita ;)

2 commenti:

  1. ciao Sonia, non conoscevo l'autrice, da approfondire i suoi racconti di sicuro ^_^

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    1. Ciao Ely! Io l'ho conosciuta da poco ma è davvero brava. Te li consiglio assolutamente, i suoi racconti *.*

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